Grazie ad una dismissione di materiale informatico donato dalla BNL – Gruppo BNP Paribas, siamo riusciti a destinare 1.195 € al progetto Alleva la Speranza di Legambiente: https://www.legambiente.it/alleva-la-speranza-ecco-le-storie-e-i-progetti-dei-nuovi-beneficiari/
Angela Catalucci – Alleva la Speranza
Alleva la Speranza
Il progetto Alleva la Speranza, che è arrivato alla sua terza tappa, è una campagna di crowdfunding lanciata da Legambiente con il contributo di Enel sulla piattaforma Planbee. La raccolta è dedicata agli allevatori ed agricoltori delle aree colpite dal terremoto, e sostiene le persone che continuano a vivere e a lavorare nelle aree dell’Italia centrale colpite dal sisma del 2016.
Nello specifico, questo contributo verrà destinato, in uguali proporzioni, a quattro persone che resistono alle avversità e ai tempi lunghi della ricostruzione post sisma per portare avanti i propri progetti di vita.
Si tratta di Valentina Capone di Bagnolo di Amatrice, che ha bisogno di realizzare un laboratorio per la smielatura, Simone Vagni di Cascia allevatore ed agricoltore biologico, dell’allevatrice e produttrice di pecorino Angela Catalucci di Acquasanta Terme e dell’allevatore Massimo Pierascenzi di Valle Castellana. Tutte queste persone hanno subito danni dai terremoti degli scorsi anni e vanno sostenute perché le loro attività mantengono vivi territori martoriati con attività virtuose.
Il beneficio ambientale
Con questa operazione, non solo BNL ha sostenuto le vittime del terremoto, ma ha anche messo in pratica una best practice in termini di riduzione dei rifiuti. Questa operazione ha permesso di evitare la produzione di rifiuti elettronici evitabili ed ha consentito a persone meno abbienti di acquistare computer funzionanti.
Dal punto di vista ambientale la rigenerazione dei circa 80 computer donati per il progetto ha permesso:
. di evitare la produzione di 200 kg di RAEE. Raddoppiare la vita utile di un PC permettere di utilizzarne uno invece di due nello stesso lasso di tempo, e quindi di produrre la metà di rifiuti. Considerando che in media questi PC pesano 5 kg l’uno, per un totale di 400 kg, di fatto sono stati evitati 200 kg di RAEE.
. di preservare risorse che servono in fase di produzione. Per lo stesso meccanismo citato prima, si è dimezzato anche qua il costo ambientale che è, per ogni computer (da dati delle Nazioni Unite) pari a 1.500 kg di risorse, di cui una tonnellata di acqua, 300 kg di idrocarburi e 200 kg di altre materie prime.
Conteggiando solo la metà di questi computer si ottengono numeri comunque importanti: 40 tonnellate di acqua, 12.000 kg di idrocarburi, 8.000 kg di altre materie prime. Cifre impressionanti se si considera la semplicità del gesto e l’esiguo numero di computer messi in campo.
Ringraziamo quindi BNL- Gruppo BNP Paribas per questo contributo e ci auspichiamo che presto altre aziende aderiscano a PC4Change!