PC4Change è un progetto che nasce dall’iniziativa della Cooperativa Reware, la quale è anche un Impresa Sociale riconosciuta nel campo della prevenzione ambientale.
Il riutilizzo di apparecchiature informatiche viene indicato come la miglior pratica in assoluto nel quadro della riduzione dell’impatto ambientale da rifiuti elettronici.
Le stesse Istituzioni Europee promuovono una precisa gerarchia di interventi nel quadro della gestione dei rifiuti (http://ec.europa.eu/e nvironment/waste/prevention/index.htm), dove il riutilizzo si trova in cima, prima della preparazione per il riutilizzo (di rifiuti) e il riciclaggio di materiali, poiché il riutilizzo è più efficace in termini di valorizzazione di risorse e il suo consumo energetico è molto più ridotto di quello del riciclaggio.
Riutilizzare un’apparecchiatura elettronica, non solo permette di allungarne il ciclo di vita trasferendo il suo valore di uso residuo a nuovi utenti, ma permette anche di tutelare l’ambiente. Se un computer rigenerato vede la propria vita raddoppiata grazie alla sua rigenerazione, non è più necessario produrre un secondo computer con le stesse caratteristiche. Ciò significa che vengono estratte la metà di risorse dalla terra e che vengono generati la metà di rifiuti elettronici.
I rifiuti elettronici sono tra quelli con il maggior tasso di crescita a livello globale e sono, tra i rifiuti comuni di origine domestica e professionale, quello che, a parità di peso e volume, contiene la più grande quantità di elementi chimici complessi difficilmente smaltibili.
Le stesse tecnologie di riciclaggio di materiali da rifiuto elettronico, benché spesso molto avanzate, hanno successo solo per alcune frazioni particolarmente pregiate o facili da estrarre, come per esempio oro, terre rare e materiali ferrosi, e falliscono quando riguardano il riciclaggio di materiali di scarso valore e altamente contaminati, come, per esempio, le plastiche che contengono ritardanti di fiamma.
Per capire le dimensioni del problema basta vedere i numeri. Ogni persona in Italia produce in media dai 12 ai 18 chili di rifiuti elettronici ogni anno (le cifre variano in base alle fonti). Se moltiplichiamo questa cifra per il numero di abitanti arriviamo a circa 1 milione di tonnellate di rifiuti per l’Italia. A livello europeo si parla di 10 milioni e a livello mondiale si superano i 50 milioni.
È l’insieme di queste motivazioni che ha dato nascita all’Officina Informatica, gestita oggi Reware, dove vengono rigenerate centinaia di macchine al mese per un totale di 8 tonnellate per l’anno 2017.
A inizio 2018 i soci della cooperativa, da sempre attivi nel campo del sociale, hanno deciso di costruire il progetto PC4Change per poter abbinare il proprio lavoro di prevenzione ambientale con una nuova forma di finanziamento per organizzazione no profit portatrici di cambiamento sociale.